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Ottimizzare e rendere proficua la propria landing page. Come?

Ottimizzare e rendere proficua la propria landing page. Come?

31 gennaio 2018Ottimizzare e rendere proficua la propria landing page. Come?

Innanzi tutto, prima di affrontare i diversi step che possono influire sulla progettazione di landing page, bisogna comprendere cosa sia e come possa essere utile questo strumento di marketing.

 Se si analizza l’origine dalla parola inglese, si può notare come la traduzione letterale sia “pagina di atterraggio”. Infatti, le landing page sono pagine strategicamente pensate per incanalare l’utente in un percorso guidato, facendo si che questi porti a termine azioni desiderate. 

Esistono due tipologie di landing page, una di consultazione l’altra transazionale. Nel primo caso l’obiettivo è quello di informare, per cui è necessario accertarsi che siano presenti tutte le informazioni utili e che siano organizzate strategicamente per garantire un’esperienza utente semplice ed intuitiva. Un esempio concreto possono essere le pagine uniche su cui atterriamo quando cerchiamo informazioni per un evento.

La seconda invece, ha l’obiettivo di convertire l’interesse del cliente in un’azione specifica. Le attività cardine che l’utente compie, come per esempio l’iscrizione al sito o la presa di contatto con l’azienda, sono dette conversioni e corrispondono ad obiettivi strategici mirati, da cui si valuta l’indice di efficienza, ovvero tasso di conversione.

Solitamente il percorso inizia da un link, un annuncio o una pubblicità che conducono ad una landing page. Bisogna tener presente che questo è il momento in cui l’utente ha un primo contatto con l’azienda ed è fondamentale che l’incontro sia piacevole e produttivo per entrambe le parti.

Uno dei principi con il quale va costruita una landing page è la coerenza, infatti, sia il messaggio iniziale degli annunci che quello presente sulla pagina di atterraggio devono essere uniformi e connessi. La motivazione è semplice: la maggior parte dei motori di ricerca effettua controlli sulla corrispondenza tra il contenuto testuale del link e i contenuti presenti sulla landing page e stabilisce un punteggio che influisce sull’indicizzazione della pagina stessa. 

Oltre alla coerenza, parametro fondamentale per un buon andamento sui motori di ricerca, è importante non dimenticarsi dell’indicizzazione. Infatti, per quanto riguarda la ricerca organica, è necessario ottimizzare titolo, url e meta description in logiche SEO per far si che la landing page raggiunga le prime posizioni della serp, diventando così maggiormente visibile e cliccabile dagli utenti.

Inoltre, la landing page deve essere ottimizzata per parole chiave specifiche o per gruppi di annunci conformi con l’iter utente, per assicurare una migliore conversione. Di fatto, se l’utente atterra su una pagina non conforme al contenuto atteso potrebbe abbandonarla all’istante. Bisogna sempre tenere a mente la regola dei 5 secondi, ovvero, chiedere ad una persona esterna di trovare un informazione sulla pagina o di spiegare quale sia il fulcro della comunicazione a primo impatto. Se questo non avviene entro una manciata di secondi significa che il contenuto è complesso e da riprogettare.

Un altro modo per collaudare se il contenuto della landing page funziona è analizzare alcuni parametri con gli strumenti di monitoraggio. Ad esempio, uno degli indici di un contenuto impreciso è un alto tasso di rimbalzo, ciò significa che gli utenti arrivano sulla pagina, ma dopo pochi secondi la abbandonano per svariati motivi.

Un’altra motivazione che potrebbe portare l’utente ad abbandonare la pagina è l’incoerenza della veste grafica o il cambiamento dei toni di comunicazione tra landing page e immagine coordinata dell’azienda o della campagna promozionale in corso. Seguire delle linee guida di comunicazione e rispettarle per tutta la durata dell’operazione commerciale è fondamentale perché aiuta l’utente a non perdere l’orientamento e a raggiungere il suo obiettivo, che spesso coincide con quello dell’azienda.

Nel caso in cui la landing page sia atta a generare una conversione e richieda l’inserimento di dati da parte dell’utente è necessario conoscere una regola fondamentale: non chiedere troppe informazioni. Spesso questo è uno dei momenti più critici. Richiedere svariate informazioni dove basterebbe nome e mail, come ad esempio per scaricare una presentazione o alcuni documenti online, stressa l’utente e lo porta all’abbondono dell’azione. La richiesta dei dati quindi, deve essere proporzionata e in relazione alle informazioni utili alla realizzazione del progetto.

Concludendo questa panoramica sulle landing page si possono aggiungere alcune considerazioni. Inutile dire che deve essere responsive, infatti l’adattabilità a tutti i dispositivi è un altro parametro tenuto in considerazione per l’indicizzazione dai motori di ricerca. Infine è consigliabile che la landing page contenga link che puntano al sito istituzionale. La somma delle connessioni inbound e outbound di qualità sulla propria pagina fanno sempre parte di quei parametri ritenuti utili per migliorare la posizione sui motori di ricerca.

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