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Internet e l’internazionalizzazione delle PMI italiane

Internet e l’internazionalizzazione delle PMI italiane

7 gennaio 2014Internet e l’internazionalizzazione delle PMI italiane

La presenza di internet fra le PMI italiane si attesta ancora a bassi livelli, mentre costituisce un importante vettore per le esportazione del Made in Italy. Vediamo insieme alcune statistiche che fotografano la situazione italiana nel 2013.

Google ha chiesto a Doxa Digital l’elaborazione di un’analisi indipendente per individuare l’attuale impatto di Internet sull’internazionalizzazione delle PMI italiane.

La presenza di internet fra le PMI italiane si attesta ancora a bassi livelli, mentre costituisce un importante vettore per le esportazione del Made in Italy.

Doxa Digital ha condotto una ricerca su un campione di 5.360 PMI. Dall’analisi emerge l’esistenza di una relazione positiva tra digitalizzazione, internazionalizzazione ed esportazione,  particolarmente significativa soprattutto per le piccole imprese, nelle quali il digital è il mezzo chiave per la gestione dei rapporti internazionali.

Sintesi dei risultati

Piccole imprese

  • La percentuale di piccole imprese digitalizzate che intrattengono relazioni con l’estero è quattro volte superiore alla percentuale di quelle non digitalizzate
  • al crescere del livello di maturità digitale, cresce del 21% la percentuale delle piccole imprese che esportano
  • le piccole imprese digitalizzate che esportano realizzano – in media – il 24% del loro fatturato attraverso e-commerce diretto estero.

Imprese di medie dimensioni

  • La percentuale di medie imprese digitalizzate che intrattengono relazioni con l’estero cresce di più del 50% rispetto a quelle non digitalizzate
  • Al crescere del livello di maturità digitale, cresce del 15% la percentuale delle medie imprese che esportano
  • Le medie imprese digitalizzate che esportano realizzano – in media – il 39% del fatturato attraverso e-commerce diretto estero.

La presenza sul web delle aziende include, ad esempio, gli aspetti commerciali (e-commerce, gestione dei rapporti con i fornitori, CRM ecc.), la fatturazione elettronica, i rapporti con la Pubblica Amministrazione e con le banche e le attività di recruiting.

Quasi tutte le PMI digitalizzate si avvale di servizi bancari online, cui seguono l’approvvigionamento di beni e servizi e la gestione avanzata di clienti e fornitori – aspetto, quest’ultimo, più rilevante tra le imprese di maggiori dimensioni.

La gestione di base della clientela, invece, avviene ancora in prevalenza attraverso il riferimento ai canali tradizionali, l’E-commerce registra percentuali intorno al 30%, mentre è ancora poco diffuso l’utilizzo di Internet per la ricerca del personale.

Nonostante il mobile rappresenti oggi un trend in forte crescita sul mercato italiano, solo il 30% delle PMI sceglie di investire in soluzioni mobili e considera tale investimento prioritario per sviluppare il proprio business.

Il sito aziendale

Solo il 34% delle PMI è presente online con il proprio sito Internet. Si tratta in molti casi di siti vetrina in cui vengono riportati: il catalogo prodotti ed il listino prezzi, l’informativa sulla privacy, i contatti per l’assistenza post vendita.

Lo scarso presidio dei social media e la bassa penetrazione del commercio elettronico testimoniano un utilizzo ancora embrionale e poco consapevole delle opportunità e delle funzionalità offerte dalla Rete alle imprese attive online.

Una ricerca condotta dal Gruppo Doxa a maggio del 2013 su un campione di 688 PMI rivela come il 40% delle piccole e medie imprese attive sul web abbiano implementato iniziative di digital marketing:

·       attività di geolocalizzazione attraverso Google Maps (73%)

·       interventi di SEO (57%)

·       creazione di profili aziendali su Facebook Places (35%)

·       ottimizzazione del sito Internet per fruizione da mobile (27%)

·       acquisto di keywords su Google (27%)

·       campagne di e-mail marketing (25%)

·       acquisto di banner pubblicitari (17%)

·       Mobile App per prodotti e servizi (7%).

Ancora poco diffusi, invece, sono i servizi dedicati alla personalizzazione dei prodotti, alla tracciabilità degli ordini online e al recruiting.

Infine, appare spesso sottovalutata la necessità di inserire in organico personale specializzato nell’implementazione e gestione degli strumenti di ICT, così come l’importanza di integrare le modalità e gli strumenti operativi di Internet in tutta la catena del valore.

Il problema è quindi di carattere culturale, non solo in termini di competenze manageriali ed operative ma, soprattutto, di consapevolezza delle opportunità offerte dalla digitalizzazione alle imprese.

 

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