- connettività (disponibilità e qualità delle infrastrutture di rete)
- capitale umano (capacità di trarre benefici dall’innovazione tecnologica e dallo sviluppo della società digitale)
- uso di Internet (analisi abitudini di navigazione, acquisto on line, banking)
- integrazione della tecnologia digitale (digitalizzazione del business, utilizzo di canali di vendita online, piattaforme condivise con i fornitori, riduzione dei costi)
- servizi digitali pubblici (eGovernment, eHealth, servizi per le imprese e i cittadini).
I Paesi vengono raggruppati in tre famiglie a seconda del livello di sviluppo digitale. L’Italia si classifica nel gruppo dei ritardari...
High-performance group
Danimarca, Svezia, Olanda e Finlandia (leader digitali a livello globale)
Medium-performance group
Belgio, Regno Unito, Estonia, Lussemburgo, Irlanda, Germania, Lituania, Spagna, Austria, Francia, Malta e Portogallo
Slow performing countries
Repubblica Ceca, Lettonia, Slovenia, Ungheria, Slovacchia, Cipro, Polonia, Croazia, Italia, Grecia, Bulgaria e Romania.
Italia
L’Italia ha un indice pari a 0.37 che corrisponde alla venticinquesima posizione su 28 Stati Ue. Pur riconoscendo che negli ultimi anni sono stati fatti progressi a livello di integrazione delle tecnologie digitali, gli analisti evidenziano ritardi nell’utilizzo del commercio elettronico (solo il 5,1% delle Pmi sta vendendo on line) e a livello di connettività (l’Internet veloce è ancora poco diffuso e le connessioni fisse raggiungono solo il 51% delle case degli italiani).
L’Italia deve compiere progressi anche dal lato della domanda. Ha una delle più basse percentuali di utenti regolari di Internet (59%) e il 31% della popolazione non ha mai usato Internet. Questo significa che un terzo della popolazione non può cogliere le opportunità del digitale e non contribuisce all’economia digitale. E la metà della popolazione ha conoscenze digitali basiche.
Con un punteggio di 0.41, per il Capitale umano, il Belpaese si ritrova al 24° posto malgrado un leggero progresso rispetto alla precedente edizione. Solo l’1,3% degli italiani con un’età compresa tra 20 e 29 anni ha una laurea in Scienze, Tecnologia e matematica, percentuale inadeguata per un’avanzata economia digitale.
Almeno a livello di servizi pubblici l’Italia è nella media europea, ma l’eGovernment stenta a decollare perché alcuni servizi non sono adeguatamente sviluppati e per le scarse conoscenze della popolazione.
Unico dato realmente positivo per il nostro Paese è la diffusione della connessione mobile(siamo al nono posto nell’Ue).
Profilo Italia (EN)