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eCommerce, i tre fili del digital export

10 gennaio 2020Image

Chi deve definire strategie di digital export ha il compito di creare un tessuto grazie ad una trama composta di almeno tre fili: ecco quali.

Fonte: Key4biz

La scorsa settimana ha visto emergere grandi preoccupazioni nelle aziende che esportano a causa di nuovi possibili dazi che gli Stati Uniti potrebbero mettere soprattutto per le importazioni legate al comparto agroalimentare, settore in cui il nostro Paese è uno dei protagonisti indiscussi.

Forse, proprio per questo motivo, ancora di più occorre che le nostre imprese e le filiere in cui sono inserite si dotino di strategie di digital export, consapevoli che tale attività è legata allo specifico uso degli strumenti digitali alla stessa stregua con la quale la strategia è legata alla tattica.

Il web marketing internazionale è l’insieme di tecniche che il marketing digitale offre all’internazionalizzazione delle imprese, ma è una delle possibili declinazioni operative di scelte che stanno su un piano più alto e che richiedono l’attivazione di leve differenti.

Chi deve definire strategie di digital export ha il compito di creare un tessuto grazie ad una trama composta di almeno tre fili:

  • il filo “professionale” grazie al quale l’impresa non necessita nè di trasformare il modello di business nè di mettere in campo specifiche iniziative distributive e di comunicazione: nondimeno sprona l’export manager ad usare al meglio la Rete;
  • il filo “aziendale” che richiede invece piani di marketing digitali di comunicazione (es. con un sito multilingua ottimizzato per i motori di ricerca presenti nei Paesi target), di marketing (es. con investimenti in canali di acquisizione di traffico a pagamento) e di business (es. con l’attivazione di formule commerciali per essere presenti sui marketplace);
  • il filo “digitale” che porta a trasformare il proprio modello di business per cogliere le opportunità del commercio elettronico in ambito internazionale con le relative ricadute sull’organizzazione e sulle competenze necessarie;

Utili per il digital export manager sono alcune funzionalità della Rete:

  • cambiare le impostazioni di ricerca di Google;
  • configurare opportunamente Google News Alert per intercettare possibili clienti;
  • usare l’operatore booleano «related:www.sito.it» e Alexa Similar Sites per cercare possibili partner commerciali in vista di fiere e missioni all’estero;
  • individuare attraverso Semrush.com siti semanticamente affini ad aziende competitor ed estrarre possibili interlocutori da contattare come importatori o rivenditori;
  • fare ricerche su Linkedin e pubblicare contenuti per alimentare tali relazioni;

Il digital marketing manager è chiamato invece a svolgere alcune importanti iniziative:

  • identificare le buyer personas e studiarne il dimensionamento e le caratteristiche attraverso strumenti come Facebook Audience Insights, Google Consumer Barometer, Google Analytics e Linkedin Insights Tag;
  • mappare il customer journey delle buyer personas ed in particolare gli ambienti da presidiare per intercettarne gli interessi e per soddisfarne i bisogni;
  • testare il canale digitale attraverso una coerente presenza su testate editoriali, piattaforme di lead generation, siti e-commerce e marketplace, reperibili anche attraverso Lengow Market Finder.

La trasformazione digitale di un modello di business – per esempio passando da un modello b2b ad attività e-commerce b2c – ha infine un forte impatto sull’organizzazione e sulle competenze da coinvolgere per affrontare le seguenti sfide:

  • scegliere la più opportuna strategia eCommerce (multicanalità, omnicanalità, reserve and collect, pay and collect, …);
  • valutare quali prodotti presentare sull’eCommerce proprietario e quali rendere disponibili su piattaforme esterne, cautelandosi rispetto a possibili rischi di cannibalizzazione;
  • organizzare il sito eCommerce proprietario attraverso politiche efficaci di architettura delle informazioni, web design e user experience;
  • occuparsi delle scelte di category management e di costruzione delle schede prodotto e dei contenuti editoriali funzionali alla penetrazione in ciascun mercato target;
  • disegnare il rapporto con le funzioni interne dell’azienda e i fornitori esterni per gestire con efficacia le operations;
  • predisporre le scelte più opportune di web-marketing ed occuparsi della loro sostenibilità economica.

Fonte: Key4biz

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