L’ecommerce italiano mantiene le promesse e cresce del 15%

L’ecommerce italiano mantiene le promesse e cresce del 15%

4 giugno 2018L’ecommerce italiano mantiene le promesse e cresce del 15%

“Obiettivo di questo evento è quello di scambiare conoscenza, far crescere il nostro settore e la competitività delle imprese; credo che ci possiamo considerare uno dei più importanti hub del digitale in Europa”. In queste parole di Roberto Liscia, Presidente del Consorzio Netcomm, tutto l’orgoglio di aver saputo far crescere il Forum fino a farlo diventare negli anni un punto di riferimento per tutto il settore dell’eCommerce e del retail in generale.

Tra le novità della 13a edizione, uno sguardo sul ruolo fondamentale delle grandi città nella trasformazione digitale del Paese, soprattutto di accompagnamento e supporto di quelle imprese che vedono nelle città un ecosistema importante e complesso di servizi.

È in quest’ottica che il Presidente Liscia ha dato la parola a Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici del Comune di Milano che ha illustrato gli obiettivi già raggiunti dalla città di Milano in ambito digitale (dal pagamento online delle imposte tramite PagoPA, alla richiesta di certificati, al fascicolo personale cui ogni cittadino può facilmente accedere), e quelli ancora da raggiungere, come portare tutti i servizi digitali su mobile – “Mobile first, one click” è l’obiettivo finale – e passare a una infrastruttura ibrida, basata sul cloud.

L’Assessore ha poi ricordato il tema del 5G, la cui progettualità è affidata a Vodafone, che si è aggiudicata il bando lo scorso anno: “entro il 2019 – ha assicurato – tutta Milano sarà coperta dalla quinta generazione del mobile”. Infine è stata annunciata la seconda edizione della Milano Digital Week, che si terrà a marzo 2019.

“Vogliamo trasformare Milano in un grande hub di servizi digitali”, ha concluso Roberta Cocco. “Per fare questo stiamo portando avanti il progetto Digital Bridge, una serie di “gemellaggi digitali” con le città che rappresentano l’eccellenza in Europa e nel mondo – Tallin, Parigi, Stoccolma, New York, Chicaco, Tel Aviv e Barcellona – per una condivisione di best practice e visioni”.

La tempesta perfetta dell’eCommerce globale

“Le nuove tecnologie hanno modificato significativamente i comportamenti dei consumatori, i modelli di business e i processi di vendita segnando una nuova era del retail e dell’economia globale – spiega Roberto Liscia – descrivendo quella che lui definisce la tempesta perfetta dell’eCommerce: “uno tsunami tecnologico che cambia e accelera continuamente il quadro competitivo.

L’omnicanalità è diventata il centro della strategia per gran parte delle imprese, a prescindere dal settore e dalla tipologia di prodotto. Collegare e integrare il web con il mondo fisico è prioritario per i retailer, ma anche per gli intermediari della filiera e per le aziende produttrici che devono far fronte a una nuova tipologia di consumatore sempre connesso, l’onlife consumer. I dati 2018 ci rivelano che il digitale è entrato nella sua fase di rivoluzione, con impatti importanti sullo scenario di mercato e sugli assetti competitivi”.

A livello mondiale i dati sono davvero impressionanti. Le persone che utilizzano il web per effettuare acquisti sono passate da 1,66 miliardi del 2016 a quasi 2 miliardi nel 2018, e si prevede che entro il 2022 arriveranno a superare i 2,5 miliardi (praticamente un terzo della popolazione mondiale comprerà online). Anche le vendite online seguono questo trend: nel 2017 hanno superato i 2.300 miliardi di dollari, e si stima che nel 2018 sull’online verranno effettuati acquisti per un valore di oltre 2.800 miliardi (con un tasso di crescita annuo del +23%), arrivando nel 2021 a 4.878 miliardi. La Cina è il primo paese per volume di vendite online con quasi 700 miliardi di dollari registrati nel 2017, seguito da Stati Uniti (438 miliardi), e UK (196,3 miliardi) (dati Statista 2018).

Negli ultimi anni l’eCommerce è stato il principale acceleratore delle Big Tech Company, che nel 2017 hanno raggiunto i 648,7 miliardi di dollari di fatturato e occupato le prime cinque posizioni nel mercato azionario. “C’è uno spazio eccezionale per le imprese che saranno in grado di distinguersi”, conclude Roberto Liscia. “La differenziazione è l’anima di questa digital revolution e i nuovi modelli emergenti stanno portano sul mercato prodotti e servizi che si caratterizzano per un’elevata personalizzazione. Si tratta di una grandissima opportunità anche per le imprese Italiane, ricche di creatività, capaci di raccontare il prodotto e renderlo emozionale. Il mercato sta andando proprio in questa direzione, premiando la creazione di esperienze uniche e a misura di ogni singolo consumatore”.

I dati del mercato italiano

È toccato tradizionalmente ad Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, raccontare i numeri del mercato italiano  dell’eCommerce italiano.

Un mercato che mantiene le promesse e proseguirà la sua crescita anche nel 2018 con un valore degli acquisti online che arriverà a quota 27 miliardi, +15% rispetto al 2017. Gli acquisti eCommerce di prodotti guadagneranno sempre più terreno facendo registrare un tasso di crescita quattro volte superiore ai servizi, mentre il ruolo dello smartphone diviene sempre più centrale: un terzo degli acquisti online sarà effettuato attraverso dispositivo mobile e per alcuni merchant l’incidenza degli acquisti da questo device supera i due terzi.

Le previsioni per il 2018 rivelano che la domanda eCommerce sarà trainata dai prodotti e in particolare da quei settori ormai definiti storici che crescono con un ritmo più vicino alla media: Informatica ed Elettronica (+18%) con 4,6 miliardi di euro, Abbigliamento (+21%) che passa da 2,4 miliardi nel 2017 a circa 3 miliardi nel 2018, l’Editoria (+25%) con 1 milione di euro. I settori che da qualche anno vengono connotati come emergenti segnano, invece, performance superiori: Food & Grocery (+34%) che passa da 0,83 miliardi di euro del 2017 a 1,1 miliardi, Beauty (+29%) con quasi 430 milioni, Arredamento e home living (+44%) a quota 1,26 miliardi, Auto e Ricambi (+26%) che sfiorano i 610 milioni.

Lo sviluppo prosegue anche per quanto riguarda i Servizi, seppur a ritmi meno sostenuti: sia il settore Turismo e Trasporti (9,7 miliardi di euro) sia quello delle Assicurazioni (oltre 1,3 miliardi di euro) crescono del 5%.

La crescita dell’eCommerce nel 2018 ha come conseguenza il graduale cambiamento del comportamento d’acquisto degli italiani che si spostano sempre più sul canale digitale: se nel 2017 si rilevava un’incidenza del 5,6% sul totale del retail, nel 2018 ci si aspetta possa raggiungere il 6,5%. La quota ad appannaggio dei negozi fisici rimane di assoluta maggioranza (oltre il 90%), ma questo dovrà portare sempre più le aziende a ripensare il proprio processo di vendita in ottica di omnicanalità.

“Nel 2018 l’eCommerce cresce e incide ormai per il 6,5% sull’acquistato dagli italiani ed è quindi un canale sempre più importante, in sé e nella sua componente di interazione con gli altri canali “fisici”. La crescita del mercato corrisponde a un più maturo assetto dell’offerta, testimoniato dallo sviluppo online di alcuni settori “emergenti” – come alimentare, giocattoli, automotive, arredamento – e dal radicamento fisico nel nostro paese di diversi operatori internazionali con strutture commerciali e logistiche. Rimane tuttavia la netta impressione che una parte importante delle imprese tradizionali non abbia ancora compreso la rilevanza della posta in gioco come dimostra il fatto che il 78% del mercato di prodotti è appannaggio di imprese nate per operare online, le Dot Com. Il fattore “logistica” – e in particolare la logistica ultimo miglio – emerge sempre più come un formidabile fattore critico di successo – con molta sperimentazione su modelli alternativi – e come un importante tema di complessiva sostenibilità dell’eCommerce – con oltre 230 milioni di consegne in Italia previste nel 2018, ossia quasi 1 milione di consegne al giorno”, ha commentato Alessandro Perego.