Secondo i dati Censis, l'utenza web italiana nel periodo 2007-2016 è cresciuta del 28,4% (dal 45,3% del 2007 al 74% dell’ultima rilevazione). Tra il 2007 (l'anno prima dell'inizio della crisi) e il 2015 - mentre i consumi generali flettevano complessivamente del 5,7% in termini reali e la spesa per libri e giornali si riduceva del 38,7% - decollava la spesa per acquistare:
- apparecchi telefonici (+191,6%, per un valore di 5,9 miliardi di euro nell'ultimo anno)
- computer (+41,4%).
Diminuiscono gli utenti dei telefoni cellulari in grado solo di telefonare e inviare sms (-5,1% nell'ultimo anno) e continua la crescita impetuosa degli smartphone, utilizzati dal 64,8% degli italiani (e dall'89,4% dei giovani di 14-29 anni).
Gli italiani hanno continuato negli ultimi anni a spendere sui media connessi in rete perché, grazie ad essi, hanno aumentato il loro potere individuale di disintermediazione. Internet consente di informarsi, prenotare viaggi e vacanze, acquistare beni e servizi, guardare film o eventi sportivi, entrare in contatto con le amministrazioni pubbliche o svolgere operazioni bancarie, spendendo meno soldi e/o sprecando meno tempo.
Per anni le donne hanno mostrato una predilezione per la televisione e per i libri, ma nel 2016 al tradizionale predominio nella lettura di libri (lo fa il 55,4% rispetto al 38,5% degli uomini), si è aggiunto il primato femminile anche nell'uso di internet: 74,1% rispetto al 73,2% degli uomini.
I quotidiani cartacei perdono lettori, ridotti al 40,5% degli italiani (-1,4% nell'ultimo anno, -26,5% complessivamente nel periodo 2007-2016). Mentre continua ad aumentare l'utenza dei quotidiani online (+1,9% nell'ultimo anno) e degli altri siti web di informazione (+1,3%).
Social network più utilizzati
- Facebook è il social network più popolare: è usato dal 56,2% degli italiani (il 44,3% nel 2013), raggiunge l'89,4% di utenza tra i giovani under 30 e il 72,8% tra le persone più istruite, diplomate e laureate.
- L'utenza di YouTube è passata dal 38,7% del 2013 al 46,8% del 2016 (fino al 73,9% tra i giovani).
- Instagram è salito dal 4,3% di utenti del 2013 al 16,8% del 2016 (e il 39,6% dei giovani).
- WhatsApp ha conosciuto un vero e proprio boom: nel 2016 è usato dal 61,3% degli italiani (l'89,4% dei giovani).
Frattura generazionale
La popolazione italiana è tra le più longeve. Secondo i dati Istat, si diventa anziani sempre più tardi: i 73enni e le 75enni di oggi hanno la stessa speranza di vita di un 65enne del 1952. Il peso delle nuove generazioni è fra i più bassi d’Europa: meno del 25% della popolazione italiana ha un’età compresa tra 0 e 24 anni, una quota che si è pressoché dimezzata fra il 1926 e il 2016.
Le distanze tra i consumi mediatici giovanili e quelli degli anziani continuano ad essere rilevantissime.
- Tra i giovani under 30 la quota di utenti della rete arriva al 95,9%, mentre è ferma al 31,3% tra gli over 65 anni
- L'89,4% dei primi usa telefoni smartphone, ma lo fa solo il 16,2% dei secondi
- L'89,3% dei giovani è iscritto a Facebook, contro appena il 16,3% degli anziani
- Il 73,9% dei giovani usa YouTube, rispetto all’11,2% degli ultrasessantacinquenni
- Oltre la metà dei giovani (il 54,7%) consulta i siti web di informazione, contro appena un anziano su dieci (il 13,8%)
- Un giovane su tre (il 36,3%) ha un tablet, solo il 7,7% degli anziani lo usa
- Su Twitter c'è un quarto dei giovani (il 24%) e un marginale 1,7% degli over 65.
L’utenza di new media e quotidiani: giovani vs. anziani (val. %)
Fonte: indagine Censis, 2016
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Per dati specifici sul target di età 5-13 anni, segnalo la ricerca annuale “Doxa Kids Junior 5-13” secondo la quale in Italia ci sono 5.000.000 di bambini e ragazzi che rappresentano un target interessante per la loro crescente capacità di influenzare lo stile di vita di tutta la famiglia, comprese le scelte di prodotti e servizi un tempo esclusivo appannaggio degli adulti.
Doxa analizza tramite1.500 interviste face to face con bambini e genitori i comportamenti dei più giovani in relazione ai consumi digital, all’uso di smartphone e tablet, alla fruizione di televisione, cinema ed entertainment, alla lettura di libri e periodici, a giochi e videogame.
La prossima edizione di Junior 5 - 13 (periodo di rilevazione novembre 2016 e presentazione a gennaio 2017) si arricchirà di altre preziose informazioni:
- 500 interviste per tracciare i contorni di consumi e abitudini dei minori figli di immigrati iscritti nelle scuole italiane (sempre più integrati e con parallelismi importanti con la popolazione italiana dal punto di vista dei consumi e della fruizione dei media)
- un campione di 500 famiglie descriverà in un diario settimanale (Entertainment & Co.) i comportamenti di fruizione dei consumi di entertainment (lettura, gioco, televisione, smartphone, tablet, consolle) effettivamente praticati
- altre 500 famiglie terranno il diario delle abitudini alimentari (quali elementi influiscono nelle scelte alimentari dei ragazzi, penetrazione dei vari prodotti nei 5 pasti…).