Dati non sicuri in USA, Garante Privacy invalida Safe Harbor

Dati non sicuri in USA, Garante Privacy invalida Safe Harbor

20 novembre 2015Dati non sicuri in USA, Garante Privacy invalida Safe Harbor

E ora quali strumenti e soluzioni si rendono necessari per la tutela dei dati?

E’ proprio di oggi il Provvedimento della nostra Autorità Garante in materia di Protezione dei Dati Personali che dichiara invalido Safe Harbor.

“Il Garante per la privacy ha dichiarato decaduta l'autorizzazione emanata a suo tempo con la quale si consentivano i trasferimenti di dati verso gli Stati Uniti sulla base del cosiddetto accordo "Safe Harbor". Per poter trasferire dati oltreoceano, società multinazionali, organizzazioni e imprese italiane dovranno di conseguenza ricorrere alle altre possibilità previste dalla normativa sulla protezione dei dati personali” dichiara il Garante nel suo odierno comunicato stampa e “Il provvedimento (in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale) è stato adottato dal Garante a seguito della recente sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che ha dichiarato invalido il regime introdotto in virtù dell'accordo "Approdo sicuro" (Safe Harbor), facendo venire meno il presupposto di legittimità per il trasferimento negli Usa di dati personali dei cittadini europei per chi utilizzava questo strumento. La decisione presa dal Garante è in linea con quanto concordato nelle settimane scorse nell'ambito del Gruppo che riunisce le Autorità della privacy dell'Ue”.


Il Garante così conclude “In attesa delle prossime decisioni che verranno assunte in sede europea, le imprese potranno dunque trasferire lecitamente i dati dei cittadini italiani solo avvalendosi di strumenti quali, ad esempio, le clausole contrattuali standard o le regole di condotta adottate all'interno di un medesimo gruppo (le cosiddette BCR, Binding Corporate Rules). L'Autorità si è comunque riservata di effettuare controlli per verificare la liceità e la correttezza del trasferimento dei dati da parte di chi esporta i dati”.

Le imprese dovranno ora necessariamente adottare adeguate misure di sicurezza alternative a Safe Harbor: le Clausole Contrattuali Standard e le BCR. Cosa sono e come adottarle?